Antonio Cacciabue detto “Tunen u Setmen” nacque ad Incisa Scapaccino (AT) l'8 agosto del 1849 e li mori' il 29 giugno del 1929.
Per tutta la sua esistenza fu un punto di riferimento per la popolazione del suo paese e non solo, era infatti un guaritore ed un rabdomante ed incarnava quella che un tempo avremo definito come la figura dello sciamano. Già allora questi uomini ,ma anche donne,potevano ricevere il loro “dono” attraverso eventi particolari o straordinari,come nascere dopo solo sette mesi di gravidanza, guarire da una malattia mortale, ricevere in sogno o tramite visione messaggi dall'astrale e altro.
Tunen era appunto un settimino, cioè nato di sette mesi e per la cultura popolare un miracolato,(si tenga conto che all'epoca le incubatrici non esistevano e la mortalità infantile era altissima) quindi detentore di poteri speciali come la capacita' di sentire l'acqua,di guarire il prossimo,di prevedere eventi,di essere in contatto con la divinità.
Le cronache del tempo raccontano che Tunen non si sposò mai e che dedicò la sua vita al prossimo,esempio di devozione alla chiesa ed ai sacramenti,si dice che d'inverno vestisse panni leggeri e d'estate quelli pesanti come sacrificio per essere più vicino a Dio.
Le persone lo interpellavano per problemi di salute,nonché quella degli animali di vitale importanza nella realtà contadina del tempo, sia per consigli riguardanti le questioni famigliari che gli affari.
Per guarire utilizzava il suo fluido, il suo pensiero, e la preghiera, o per i più scettici elargiva rimedi a base di erbe o semi di crusca mescolati con argilla.
Poteva trasmettere ad altri la capacita' di percepire l'acqua,poggiava la mano sulla spalla del prescelto e diceva senza troppe cerimonie:”adesso puoi sentire l'acqua anche tu...”
La storia ci dice anche che passava le notti in un cespuglio dietro casa dove, in estasi, parlava con Dio e con i Santi.
Per i suoi aiuti, il settimino di Incisa, non ebbe mai a pretendere niente, egli comunque riceveva molte offerte che puntualmente dava in beneficenza alla chiesetta del suo borgo (la chiesa di Virgo Potens in borgo Impero),o a chi ne aveva bisogno.
Nonostante siano passati oramai ottanta anni dalla morte il suo ricordo tra la gente è vivissimo e stando alle testimonianze “Tunen” continua a guarire e vegliare su chi a lui si rivolge.
Sentendosi vicino al trapasso ebbe infatti a dire: ”venite al cimitero e davanti alla mia tomba chiedete e, se mi sarà concesso dall'Aldilà, vi aiuterò”.
Molte sono infatti le testimonianze di guarigioni spontanee o miracolose dovute alla sua intercessione, lo dimostrano le centinaia di foto ed i moltissimi ceri e fiori che si possono vedere andando a visitare la tomba di famiglia in cui è tumulato (1), tante sono le persone provenienti dai più svariati luoghi che ogni giorno si recano nel piccolo cimitero di Incisa Scapaccino per una preghiera a Tunen, per se stessi o per un famigliare. Alcuni appoggiano un fazzoletto pulito sulla lastra di marmo del loculo che poi verrà posto sulla parte malata da sanare.
Come spesso accade nella vita di personaggi fuori dal comune,i luoghi in cui sono nati e cresciuti hanno delle peculiarità energetiche e geobiologiche particolari,che conferiscono ad essi quelle caratteristiche che ne accentuano la loro natura ”speciale”.
Venendo a conoscenza di questa storia ed intuendo che avrebbe potuto diventare un'ottima occasione di studio dal punto di vista radiestesico, ci siamo recati nei luoghi che hanno visto nascere, vivere e morire Antonio Cacciabue, l'esperienza che ha appagato anche il lato umano ed emozionale non è stata priva di sorprese!